Rugby Under20: Soddisfatto Dardani della buona prestazione di ieri

Parole di soddisfazione da parte dell'allenatore del Rugby Badia Under 20 Dario Dardani è soddisfatto del lavoro dei ragazzi biancocelesti.

Ieri nella netta vittoria in casa con il CUS Padova il quindici del Badia ha saputo mettere in campo il lavoro fatto durante gli allenamenti, dominando il campo e la partita contro i pari età Patavini.

Rugby Badia - Cus Padova 38 a 10

Formazione:
15 Baratto 14 Lucchiaro 13 Pellegrini 12 Folli 11 Cavazzana 10 Cominato 9 Brogiato 8 Spada 7 Masiero 6 Ghiraldini 5 Cecchetto 4 Cerana 3 Pagliaro 2 Soffiato 1 Biasioli  sono entrati anche 16 Visentin E. 17 Ferrara 18 Smaznov

Mete
Folli, Spada, Cerana, Spada, Cecchetto, Cominato.
Trasformazioni: Folli, Folli, Folli, Folli

Il racconto di Dario dardani:

Ieri la nostra u.20 ha disputato in assoluto la migliore prestazione stagionale, mettendo dal primo minuto una determinazione e un'efficacia che ha permesso di chiudere di fatto la partita nei primi 35 minuti grazie a 5 mete di cui tre trasformate.

Le due mete concesse sono scaturite da due errori assolutamente evitabili con un pò più di astuzia nel caso del primo calcio stoppato e di organizzazione difensiva nel caso della seconda meta, dove i ragazzi di Padova sono stati veloci a sfruttare una superiorità al largo dopo un calcio di punizione.

Le nosre mete sono state il frutto di schemi preordinati da tuoche e da calcio di punizione oltrechè da azioni sviluppate su più fasi, cosa sulla quale avevamo lavorato durante le ultime settimane. Ora l'importante sarà mantenere la concentrazione per i prossimi importantissimi impegni, domenica infatti recupereremo la partita rinviata la settimana scorsa contro il Petrarca e la domenica successiva andremo a far visita al Rubano, con l'obbiettivo di riscattare una sconfitta che proprio non mi è andata giù nel girone d'andata. Se riusciremo a vincere entrambe le partite possiamo realisticamente pensare di puntare al passaggio del turno come una delle migliori seconde visto che oramai il Rovigo sembra irragiungibile.