lunedì 2 gennaio 2012

Rugby serie A: Nel nuovo anno le speranze per la Zhermack Rugby Badia

Si chiude con il 2011 una prima fase di campionato che non ha portato ciò che tutti si aspettavano. La Zhermack si trova in una posizione di classifica che nessuno si aspettava e mai augurava, troppo vicina agli ultimi quattro posti. Non essendo ancora teminata la prima fase del campionato non è giusto preoccuparsi eccessivamente, ma di sicuro bisogna tenere le antenne dritte e correre ai ripari. 


a cura di: (Alessandro Tellarini)



Alessandro Tellarini


Ne approfitto di quest'articolo, il primo di questo nuovo anno, per spiegarvi meglio come funziona il Blog e come avviene la pubblicazione periodica degli articoli.

Tutto nasce da un'idea di Michele Borin, che tutt'ora ne amministra sia questo blog che le pagine nei social network. Oggi però possiamo contare sulla collaborazione attiva di diverse figure come appunto Alessandro che ha realizzato quest'ultimo articolo e scrive abitualmente della prima squadra.

Ad Alessandro si aggiungono poi altri come gli allenatori dell'under 20 Dario e dell'under 14 Cristiano che tutte le settimane ci aggiornano direttamente dai campi.
Inosmma siamo una vera e propria squadra, che vede impegnati giocatori, allenatori e dirigenti. Non dimentichiamo i contributi di Pierpaolo Tellarini e di Fabio Stevanella per le categorie giovanili.

Ma ora vediamo assieme il quadro generale della nostra prima squadra.

Quali sono stati i principali problemi di questa squadra? Di sicuro il pessimo inizio contro il Capoterra in terra sarda ha rappresentanto un tremendo risveglio per tutta la squadra, dopo i sogni di primato in classifica cullati nel periodo di preparazione, e alimentati dall’ottima prestazione mostrata durante il torneo Pedrini, appena sette giorni prima della tremenda debacle caglieritana.



Dopo questa brutta sconfitta, complici anche gli infortuni che hanno tenuto lontano dal campo giocatori importanti, la squadra ha alternato buone prestazioni a partite mediocri. In casa la squadra ha retto sempre, rischiando grosso contro il Valpolicella di Alessandro Zanella, arrivato a un passo dalla vittoria in casa polesana. L’unica vittoria veramente convincente è stata quella contro il Rubano, una vittoria voluta, non fortunosa, in una partita combattuta e giocata anche in doppia inferiorità numerica per alcuni minuti. Una prova di carattere che aveva fatto ben sperare per l’ultimo incontro dell’anno a Cesena, contro il Romagna Rugby, finito con una sconfitta pesante da digerire, soprattutto per l’atteggiamento della squadra
.
Dei reparti di gioco la mischia è quella che ancora non ha convinto di più. Quello che doveva essere il punto di forza della squadra non ha ancora reso come ci si aspettava, tranne appunto, come si ricordava poco sopra, per la partita contro il Rubano. In altre situazioni è mancata la qualità e la coesione che avevano fatto la differenza nel precampionato, in particolare nella finale del Pedrini contro il Firenze, squadra rocciosa in mischia, ma superata da un veemente pacchetto casalingo. In touche si sono verificati i problemi più grossi. Ci sono svariate giocate, tutte efficaci, ma c’è qualcosa che non funziona nei meccanismi, nella capacità di chiamare la giocata giusta al momento giusto. Un reparto che se ben registrato e ben oliato può diventare veramente l’asso nella manica del quindici biancoazzurro.

I trequarti stanno piano piano crescendo, con alcuni giovani giocatori che stanno dando segni importanti di maturità e crescita tecnico-tattica, come Fratini e Rosi: il primo importante dal punto di vista tecnico-tattico, nel suo ruolo di regista, che sta imparando a gestire nel modo migliore la partita, il secondo che sta prendeno fiducia nei suoi mezzi e riesce spesso a scardinare le difese avversarie.
Importantissimo il ritorno in campo di Flagiello e Zarattini, con quest’ultimo a rappresentare una certezza nelle linee arretrate, praticamente perfetto sui palloni alti. Ora con l’arrivo del sudafricano Charl Kitching il reparto arretrato ha tutte le carte in regola per rubare alla mischia il ruolo di protagonista. Charl può essere schierato in tutti i ruoli, anche se i più papabili risultano essere quello di centro o di estremo, quest’ultima opzione prevede lo spsotamento di Zarattini a centro. L’ultima scelta rimane quella dei due tecnici Bordon  e Spaccamonte, che vedranno il giocatore all’opera nei primi allenamenti dell’anno e decideranno il ruolo a lui più consono nell’economia della squadra.


Il 2012 deve essere l’anno della maturità per questa squadra. che finora non è riuscita a prendere il giusto binario. Il nuovo arrivo e, si spera, una rinnovata determinazione aiuteranno il gruppo a scalare finalmente la classifica e a cercare di raggiungere gli obiettivi prefissati a inizio stagione.

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