Missione compiuta a Milano per la Zhermack di Bordon e Spaccamonte.
(A cura di: Alessandro Tellarini)
Ma quanta fatica!
Contro una squadra matematicamente condannata agli spareggi, dopo l’inattesa vittoria del Livorno sulle Fiamme Oro, il quindici polesano si diverte a complicarsi la vita, disputando un primo tempo mediocre, a tratti inguardabile.
Alla prima palla al largo, da mischia, Buatava si libera, passa a Venturi che invece di rientrare verso il centro del campo e mantenere vivo il pallone calcia direttamente in fallo laterale.
Questa è una, emblematica, delle occasioni non sfruttate dai polesani, che durante tutta la partita hanno gettato alle ortiche palloni su palloni. Il tutto condito anche da qualche eccesso di zelo e di leziosismo, con passaggi sottomano, incroci, altre finezze di cui non vi era, a ragion veduta, bisogno.
(A cura di: Alessandro Tellarini)
Ma quanta fatica!
Contro una squadra matematicamente condannata agli spareggi, dopo l’inattesa vittoria del Livorno sulle Fiamme Oro, il quindici polesano si diverte a complicarsi la vita, disputando un primo tempo mediocre, a tratti inguardabile.
Alla prima palla al largo, da mischia, Buatava si libera, passa a Venturi che invece di rientrare verso il centro del campo e mantenere vivo il pallone calcia direttamente in fallo laterale.
Questa è una, emblematica, delle occasioni non sfruttate dai polesani, che durante tutta la partita hanno gettato alle ortiche palloni su palloni. Il tutto condito anche da qualche eccesso di zelo e di leziosismo, con passaggi sottomano, incroci, altre finezze di cui non vi era, a ragion veduta, bisogno.
Onore al Milano che nonostante i giochi fossero fatti ha voluto vendere cara la pelle, e ha dimostrato più aggressività e voglia di vincere della Zhermack, perlomeno nei primi sessanta minuti, dopo i quali i polesani hanno segnato tre mete fondamentali, con la conquista del bonus e la sicurezza del risultato acquisito. Pacche sulle spalle e contentezza nelle file biancoazzurre al temine della partita, per il risultato, che sembrava oramai fuori discussione e compromesso.
Il problema principale di questa partita lo si è riscontrato nella mancanza o poca efficacia del sostegno, nel pressapochismo dimostrato in questa fondamentale fase di gioco, che permette di mantenere vivo il pallone e di renderlo disponibile per le fasi successive.
Ancora qualche problema di troppo nelle rimesse laterali, e in generale un possesso di palla mediocre. I drive, che erano uno dei pochi punti di forza di questa squadra, stanno passando un periodo di difficoltà, soprattutto perché chi ha il possesso di palla non si allontana dal punto di contatto, dando la possibilità all’avversario di intervenire sulla palla e di compromettere l’esito della spinta del pacchetto.
Buona partita per il giovane centro Andrea Rosi, in particolar modo negli ultimi fondamentali minuti, quando si è reso protagonista di belle azioni individuali e di un ottimo mantenimento del possesso, resistendo a diversi placcaggi.
Questo risultato permette alla Zhermack di mantenere viva la speranza di salvezza. Ora rimane un ultimo grande ostacolo da superare: sconfiggere i siciliani del San Gregorio di Catania, matematicamente secondi, e sperare nella concomitante sconfitta del Livorno a Udine, con la squadra di Dalla Nora già salva e che domenica ha subito una pesante sconfitta a San Donà. Si spera nell’intenzione dei friulani di chiudere in bellezza la stagione davanti a proprio pubblico. RImane chiaro e lampante che questi ragionamenti saranno nulli se la Zhermack non sarà in grado di realizzare l’exploit contro la squadra di Orazio Arancio.
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