Non è stata una partita perfetta quella della Zhermack contro i Gladiatori Sanniti, ed era logico aspettarselo, vista l’importanza della posta in palio.
Ma la squadra di Spaccamonte e Bordon non ha fallito l’obiettivo e ha ristabilito le giuste distanze tra le due compagini.
Dispiace per gli avversari, che hanno lottato fino all’ultimo per rimanere in serie A, ma alla fine si sono dovuti arrendere di fronte alla superiorità tecnica della squadra di casa.
(a cura di: Alessandro Tellarini - foto di: Piero Talasso)
Luci e ombre, come si diceva, lungo tutti gli ottanta minuti dell’incontro. Il quindici polesano inizia bene con due segnature, a opera di Guglielmo e Fanchin. Il giusto premio per due uomini di mischia che lavorano duramente per la squadra, ricoprendo un ruolo, pilone e tallonatore, che spesso non merita gli onori della ribalta, ma che è importantissimo per l’economia di gioco di ogni squadra di rugby. Ma la squadra di Spaccamonte e Bordon non ha fallito l’obiettivo e ha ristabilito le giuste distanze tra le due compagini.
Dispiace per gli avversari, che hanno lottato fino all’ultimo per rimanere in serie A, ma alla fine si sono dovuti arrendere di fronte alla superiorità tecnica della squadra di casa.
(a cura di: Alessandro Tellarini - foto di: Piero Talasso)
Dopo le due mete la Zhermack ha tirato il freno a mano, fino alla segnatura a fine primo tempo di Holgate, grazie a una piccola magia dello schiacciasassi Daher, che ha dimostrato di avere un repertorio non limitato alle azionii di sfondamento della linea difensiva avversaria.
Nel secondo tempo, dopo un inizio stentato, con gli ospiti che andando in meta riconquistavano la permanenza in Serie A, sono arrivate due mete che hanno chiuso definitivamente il discorso, lasciando nella disperazione gli avversari, mentre i locali festeggiavano tutti insieme di fronte al proprio pubblico.
Buona in particolare la prova del reparto avanzato, che in mischia ha sovrastato gli avversari, che a Benevento avevano avuto vita facile anche giocando d’astuzia, girando la mischia nel verso giusto. In touche poteva andare meglio, ma di sicuro è positivo nel complesso.
Devastante il drive che ha portato in meta Flagiello al termine del secondo tempo, quasi un’opera d’arte. Trenta metri di avanzamento inarrestabile, con gli avversari che dovevano ricorrere al fallo professionale per fermare gli otto avanti biancoazzurri.
I trequarti, sicuramente superiori agli omologhi campani, hanno giocato bene, magari sbagliando qualcosa durante la partita. Errori che, se non commessi, avrebbero messo al sicuro il risultato prima del sessantesimo con la meta di forza di Teodorini.
Ora la squadra si gode un meritato riposo. Un gruppo veramente affiatato e coeso, che dopo un inizio stentato e avaro di risultato ha trovato la via giusta per giocare un rugby semplice ed efficace, vincere con una certa continuità, superare momenti difficili come la discesa in A2, e tornare a esprimere un gioco di qualità dopo una brutta caduta di tono a Benevento.
L’appuntamento è all’anno prossimo, con gli inevitabili addii e gli arrivi che caratterizzeranno il mercato rugbystico estivo della Zhermack.
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