La Zhermack torna da Firenze con un punto preziosissimo nella rincorsa al Livorno, che ora dista in classifica solo due punti dai polesani. Nel capoluogo toscano la squadra di Bordon e Spaccamonte era giunta con l’obiettivo dichiarato del punto.
Obiettivo raggiunto, ma resta comunque l’amarezza per non essere riusciti a concretizzare le occasioni favorevoli avute durante la partita, che avrebbero potuto portare anche al punto di bonus per il passivo contenuto.
(a cura di: Alessandro Tellarini)
Infatti fino a un minuto dal termine i padroni di casa conducevano di dodici punti: sarebbe bastato segnare una meta, anche non trasformata, per andare a meno sette, e guadagnarsi il punticino.
Le occasioni ci sono state, in particolare con una touche a cinque metri, persa come tante altre durante la partita, fase di gioco che ha veramente affossato il quindici polesano, negandogli maggiori soddisfazioni da questa partita. Il Firenze dal canto suo ha ben approfittato degli errori degli ospiti, che specialmente nel primo tempo sono stati troppo deficitari nei placcaggi.
Mete troppo facili da realizzare, che hanno permesso ai toscani di rimanere sempre in vantaggio con una certa semplicità. Bravi comunque i polesani che non hanno mai mollato, e grazie a un Buatava in ottima forma hanno realizzato tre mete già nel primo tempo. Nel secondo con la segnatura in bandierina di Flagiello è arrivato il prezioso punto di bonus.
Positiva la prova del pacchetto nelle mischie, con Fanchin e Brancalion protagonisti di una prova positiva, non solo in questa fase di gioco ma durante tutti gli ottanta minuti. Male invece le rimesse laterali, con una decina di palle perse, soprattutto in prossimità della linea di meta del CUS Firenze.
Palle d’oro che avrebbero potuto dare una direzione diversa all’incontro. C’è comunque soddisfazione nell’entourage Zhermack, che vedeva in questa partita un pericoloso spartiacque: o ritrovare la rotta dopo la pesante sconfitta di Recco e il brutto stop casalingo contro l’Udine, oppure lasciarsi travolgere da una brutta sconfitta e affossare in manier quasi defintiva il morale. Fortunatamente si è verificata la prima ipotesi, e la squadra di Bordon ha ritrovato la determinazione per affrontare con il giusto spirito i prossimi due impegni, gli ultimi di questa stagione: domenica primo maggio a Milano contro l’Amatori, ultima classificata, e con la testa già agli spareggi retrocessione, e l’otto maggio in casa contro la corazzata San Gregorio, che molto probabilmente arriverà a Badia con la testa ai playoff, molto probabilmente già conquistati matematicamente domenica.
Se tutto andasse per il verso giusto, la Zhermack riuscirebbe nel mezzo miracolo di salvarsi senza ricorrere agli spareggi, cosa che a fine dicembre sembrava quasi impossibile. Sarebbe una bella impresa, e una giusta ricompensa per un collettivo che ci ha creduto, e che tra alti e bassi, giustificati dalla bassa età media del gruppo, ha trovato un gioco semplice ed efficace, con qualche nota di estro e classe sopraffina firmata Buatava, soprattutto, e Holgate, altro giocatore con doti fuori dalla norma.
(a cura di: Alessandro Tellarini)
Infatti fino a un minuto dal termine i padroni di casa conducevano di dodici punti: sarebbe bastato segnare una meta, anche non trasformata, per andare a meno sette, e guadagnarsi il punticino.
Le occasioni ci sono state, in particolare con una touche a cinque metri, persa come tante altre durante la partita, fase di gioco che ha veramente affossato il quindici polesano, negandogli maggiori soddisfazioni da questa partita. Il Firenze dal canto suo ha ben approfittato degli errori degli ospiti, che specialmente nel primo tempo sono stati troppo deficitari nei placcaggi.
Mete troppo facili da realizzare, che hanno permesso ai toscani di rimanere sempre in vantaggio con una certa semplicità. Bravi comunque i polesani che non hanno mai mollato, e grazie a un Buatava in ottima forma hanno realizzato tre mete già nel primo tempo. Nel secondo con la segnatura in bandierina di Flagiello è arrivato il prezioso punto di bonus.
Positiva la prova del pacchetto nelle mischie, con Fanchin e Brancalion protagonisti di una prova positiva, non solo in questa fase di gioco ma durante tutti gli ottanta minuti. Male invece le rimesse laterali, con una decina di palle perse, soprattutto in prossimità della linea di meta del CUS Firenze.
Palle d’oro che avrebbero potuto dare una direzione diversa all’incontro. C’è comunque soddisfazione nell’entourage Zhermack, che vedeva in questa partita un pericoloso spartiacque: o ritrovare la rotta dopo la pesante sconfitta di Recco e il brutto stop casalingo contro l’Udine, oppure lasciarsi travolgere da una brutta sconfitta e affossare in manier quasi defintiva il morale. Fortunatamente si è verificata la prima ipotesi, e la squadra di Bordon ha ritrovato la determinazione per affrontare con il giusto spirito i prossimi due impegni, gli ultimi di questa stagione: domenica primo maggio a Milano contro l’Amatori, ultima classificata, e con la testa già agli spareggi retrocessione, e l’otto maggio in casa contro la corazzata San Gregorio, che molto probabilmente arriverà a Badia con la testa ai playoff, molto probabilmente già conquistati matematicamente domenica.
Se tutto andasse per il verso giusto, la Zhermack riuscirebbe nel mezzo miracolo di salvarsi senza ricorrere agli spareggi, cosa che a fine dicembre sembrava quasi impossibile. Sarebbe una bella impresa, e una giusta ricompensa per un collettivo che ci ha creduto, e che tra alti e bassi, giustificati dalla bassa età media del gruppo, ha trovato un gioco semplice ed efficace, con qualche nota di estro e classe sopraffina firmata Buatava, soprattutto, e Holgate, altro giocatore con doti fuori dalla norma.
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