giovedì 11 novembre 2010

Lunga vita al re, viva il re!...e ai principi? Tra presente e futuro del Rugby.

Preciso fin da queste prime righe che auguro a tutti salute e serentità.

Lunga vita al re, viva il re!...e a tutto il "Rugby Badia"

Eppure al futuro, che porterà con se delle successioni bisogna pur pensarci.


Mi rivolgo a tutti voi che frequentate il blog o le pagine di facebook dedicate al Rugby Badia.

Voi che oggi siete giocatori della prima squadra o genitori di atleti delle giovanili. Mi rivolgo a voi dirigenti e allenatori e non da ultimi a tutti i tifosi sostenitori.




Voi che "oggi" siete il Rugby Badia.

Ma dove eravate prima di arrivare qui?... prima di inziare a giocare, prima di conoscere il rugby?

Quel che voglio dire è che quando siete arrivati al Rugby Badia avete trovato qualcosa e qualcuno, che prima del vostro arrivo ha creato l'ambiente che vi ha accolto. (non fanno eccezzione quelli che sono presenti fin dal primo giorno nel 1979 o nell'1981, tutto nasce grazie all'aiuto di qualcun'altro)

E così sarà anche quando arriveranno altri, quel che troveranno sarà il frutto del lavoro di chi è arrivato prima.
Come in ogni società si lasciano eredità alle generazioni future.

NEL RUGBY NON C'E' BISOGNO SOLTANTO DI CAMPIONI

A pochi giorni dalla trasferta di Verona per assistere al test match della Nazionale Italiana di Rugby e vedere da vicino i nostri campioni ho pensato a quanti genitori sperano che il proprio figlio diventi un campione. A quanti giocatori in attività e non,  abbiano desiderato diventare un campione. A quanti allenatori, vedendo un talento in erba hanno pensato di poterlo accompagnare in alto. Arrivare al vertice dello sport con la palla ovale.

Dopo averci pensato, ho azzardato ad una riflessione che ora condivido con voi:

NEL RUGBY NON C'E' BISOGNO SOLTANTO DI CAMPIONI

C'è bisogno di bravi dirigenti, di bravi allenatori, di bravi preparatori atletici, di bravi acompagnatori, di bravi sostenitori, di tanti bravi volontari, e perchè no... di bravi avversari...insomma brava gente.

Il Rugby Badia è un ambiente che io personalmente ho scelto per la crescita sportiva dei miei figli, perchè arrivato ho trovato brava gente.

Sono sicuro che noi, come tanti prima di noi e sicuramente i tanti che arriveranno dopo di noi... tutti aderiamo alla proposta rugbistica e sopratutto restiamo nel Rugby  se troviamo brava gente.

E' l'ambiente, con le persone e quella che si chiama "l'aria che respiri" la vera leva trainante del movimento rugbistico.


E migliori saranno le persone che ricoprono ruoli chiave nel rugby a Badia e più sarà alto il consenso che risquoteremo nelle generazioni dei più piccoli. Se mio figlio o se qualche altro suo compagno non diventerà un campione io mi auguro,non perda la passione che oggi ha per il rugby e diventi un bravo educatore o un bravo dirigente.

NEL RUGBY NON C'E' BISOGNO SOLTANTO DI CAMPIONI

Anzi, vi dirò che mi sono convinto che a i grandi campioni diventano tali non soltanto per le evidenti doti fisiche e tecniche, ma lo diventano crescendo in un ambiente dove ci sono bravi allenatori, bravi dirigenti, bravi genitori, bravi tifosi, bravi giocatori.

Il mio augurio va alla società che qui rappresento, mi auguro che al Rugby Badia si abbia sempre interesse a crescere nuove forze per il campo ma si dia la priorità a coltivare nuovi allenatori, nuovi dirigenti, un gruppo di tifosi e perchè no bravi genitori dove possa continuare quanto è stato iniziato 30 anni fa e fin qui portato avanti.
Buon lavoro a tutti anche alla F.I.R.

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