martedì 26 ottobre 2010

Un diffcile inzio di stagione, dove tutto sembra andare storto.


Il campionato di Zhermack Rugby Badia visto dalla classifica è fino a questo punto disastroso. Facili le riflessioni che si possono fare dagli spalti o più vicino al bordo del campo.
Noi di rugbybadia1981 siamo entrati in campo per vedere come si vive questa difficle situazione da protagonisti.

Con noi hanno scambiato volentieri alcune battute in proposito l'allenatore Pierpaolo Tellarini, il capitano della Zhermack Filippo Flagiello ed il general manager Massimilano Dolcetto.
Come vi dicevo, ne abbiamo parlato, assieme.

Per una volta non si parla di loro ma si parla "con loro".


Nessuna giustificazione o scusa come si usa dire in queste occasioni.
Una squadra giovane, fatta per buona parte di nuovi inserimenti.
Volenterosi, determinati durante tutta la settimana. Grande è il lavoro e l'impegno di tutti nella fase di preparazione degli incontri, tutti disposti a rimboccarsi le maniche e a lavorare sodo.

Atteggiamento che puntualmente viene a mancare nel corso della partita. E questo lo abbiamo visto chiaramente nella gara di apertura con il San Donà e nell'incontro casalingo contro il Cus Verona.
Non ci è andata meglio domenica scorsa a Livorno, durante tutta la settimana la squadra ha lavorato in preparazione di questo primo scontro salvezza.

Alle tre sconfitte consecuitive il gruppo ha reagito come conviene, poche parole e molta fatica durante gli allenamenti, stringendo i denti e facendo quadrato.
Purtroppo però è evidente che questo, a questi livelli, non può bastarci.
E non è bastato domenica col Livorno dove si sono visti netti miglioramenti in avanti, un comparto risultato più solido.
Sono state create diverse situazioni in fase d'attacco che ci hanno portato ad un passo dalla meta, ma questo non è bastato nemmeno per capitalizzare un punto di bonus.

E' evidente che per noi la strada è tutta in salita e a tutti è chiesto qualcosa di più oltre all'impegno.
Perchè tutta la fatica che facciamo durante la settimana deve concretizzarsi la domenica, dobbiamo crescere e concretizzare oltre al risultato quella maturità a livello tecnico e tattico per saper gestire i momenti cruciali, quelli che spesso possono dare una svolta nel bene o nel male alla gara.

A questo punto rimboccarsi le maniche significa tutto questo, disputiamo il campionato nazionale di Rugby di serie A girone 1 ed è chiaro a tutti che la sola buona volontà e l'impegno qui non bastano.
La nostra strada è quindi segnata da un cammino in salita che punta alla maturità e perchè no, vista la nostra attuale classifica al risultato.

Ringrazio per la disponibilità con la quale tutti della squadra hanno accolto la nascita di questo blog e per come vi partecipano attivamente.

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