Domenica a Badia arriva il Firenze, che nel turno appena passato ha battuto l’Amatori Milano.
Ci si dovrà confrontare contro una squadra dal potenziale superiore, in un buono stato di forma.
Il rischio, se non si vedranno cambiamenti, sarà di documentare l'ennesima figuraccia davanti al pubblico di casa.
Non ho scritto a caso figuraccia, perchè quando non giochi a rugby, non ci metti il cuore e non ti impegni non si può semplicemente parlare di sconfitta.
In questi casi ci si fa una "brutta figura" come successo domenica scorsa a Udine, dove il quindici di Badia allenato da Tellarini e Spaccamonte è parso una squadra senza idee, senza midollo, privo di orgoglio.
Al di là del risultato finale che ci ha visti fermi sullo zero, durante l'incontro il Rugby Badia è parso privo di motivazione ed inevitabilmente di concentrazione.
Da qui i numerosissimi errori, quelli di sempre di controllo palla, ai quali si sono aggiunti i molti calci per tenuto a terra era inesistente il sostegno al portatore di palla, aggravante dell'incontro di Udine.
La squadra locale è entrata in campo aggressiva, con la voglia di oltrepassare la linea del vantaggio. Gli uomini di Dalla Nora, sulla carta non superiori a noi, hanno lottato con tutte le loro forze con la voglia di lottare su ogni palla pronti a sfruttare ogni propizia occasione. Poco ortodossi nelle fasi statiche dove la mischia di casa ha beneficiato della clemenza usata dal direttore di gara.
Poco importa, l'Udine è entrato in campo per giocare a rugby e lo ha giocato. Il Badia è sicuramente entrato in campo ed ha giocato per 80 minuti, se per giocato intendiamo il tempo trascorso nel terreno di gioco.
Domenica prossima, in casa, dalla Zhermack Rugby Badia i tifosi non si aspettano il miracolo ma di vederli entrare in campo per giocare a "Rugby" dando il meglio di se e dimostrando su ogni palla di usare il cuore, le gambe e la testa come farebbe qualsiasi rugbista.
Ci si dovrà confrontare contro una squadra dal potenziale superiore, in un buono stato di forma.
Il rischio, se non si vedranno cambiamenti, sarà di documentare l'ennesima figuraccia davanti al pubblico di casa.
Non ho scritto a caso figuraccia, perchè quando non giochi a rugby, non ci metti il cuore e non ti impegni non si può semplicemente parlare di sconfitta.
In questi casi ci si fa una "brutta figura" come successo domenica scorsa a Udine, dove il quindici di Badia allenato da Tellarini e Spaccamonte è parso una squadra senza idee, senza midollo, privo di orgoglio.
Al di là del risultato finale che ci ha visti fermi sullo zero, durante l'incontro il Rugby Badia è parso privo di motivazione ed inevitabilmente di concentrazione.
Da qui i numerosissimi errori, quelli di sempre di controllo palla, ai quali si sono aggiunti i molti calci per tenuto a terra era inesistente il sostegno al portatore di palla, aggravante dell'incontro di Udine.
La squadra locale è entrata in campo aggressiva, con la voglia di oltrepassare la linea del vantaggio. Gli uomini di Dalla Nora, sulla carta non superiori a noi, hanno lottato con tutte le loro forze con la voglia di lottare su ogni palla pronti a sfruttare ogni propizia occasione. Poco ortodossi nelle fasi statiche dove la mischia di casa ha beneficiato della clemenza usata dal direttore di gara.
Poco importa, l'Udine è entrato in campo per giocare a rugby e lo ha giocato. Il Badia è sicuramente entrato in campo ed ha giocato per 80 minuti, se per giocato intendiamo il tempo trascorso nel terreno di gioco.
Domenica prossima, in casa, dalla Zhermack Rugby Badia i tifosi non si aspettano il miracolo ma di vederli entrare in campo per giocare a "Rugby" dando il meglio di se e dimostrando su ogni palla di usare il cuore, le gambe e la testa come farebbe qualsiasi rugbista.
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